Marianna Terracciano

20 Gennaio 2017

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Sono davvero d’oltreoceano? Almeno tre cose del Wedding Day che pensate siano americane!

Lo sapete che il made in Italy rappresenta il brand più apprezzato nel mondo? Tutti, sanno che il glamour italiano è il top. Oltre a creare la moda, però abbiamo un’abilità storica molto invidiabile che consiste nel guardare le altre esperienze e nel farle proprie migliorandole, oppure come nel caso del Wedding Day, guardare con curiosità usi e abitudini degli altri paesi e interpretarle all’italiana, rispolverando tradizioni antichissime!

Il Wedding Day con tutte le sue sfaccettature esagerate viene d’oltreoceano, ma qui in Italia, chi non ha dimenticato il nostro stile, prende il meglio e lo fa proprio, lasciando intatti i nostri canoni.

In particolare ci sono almeno tre cose che oggi sono di nuovo nostre e che all’inizio sembravano una forzatura d’oltreoceano.

  1. Le damigelle. Qualche anno fa, vedere due tre o quattro ragazze vestite con colori sgargianti intorno alla sposa, lasciava un po’ interdetti. Tutte, almeno una volta, avranno pensato che si trattasse di un’americanata, in senso dispregiativo. Alcune interpretazioni in realtà lo erano, per la fattura degli abiti, per la scelta delle stoffe e per scelte insensate. Intanto, è necessario puntualizzare che, seppur tutti siamo indotti a pensare che il ricorso alle damigelle sia un’invenzione tutta americana, non è proprio così. Nei nostri libri di storia, abbiamo incontrato le damigelle medievali, oggi rievocate con feste dedicate, come la Damigella del Re di Roccarainola. La damigella era una fanciulla nobile, di rango inferiore, che aveva il ruolo di dama da compagnia (il ruolo aveva diverse inclinazioni e sfumature a seconda dei paesi: Inghilterra, Francia, …). Le “fanciulle” del corteo sono le giovani amiche della sposa che l’hanno sostenuta durante il percorso organizzativo e che hanno organizzato per lei anche l’addio al celibato, il bachelorette party. Entreranno in fila davanti alla sposa se sono meno di tre, in coppia se sono pari, se sono dispari, una sola apre il corteo e le altre, dietro, seguono sempre in coppia.
  2. Le flower girl, le piccole preziose damigelle. Le bambine sono deliziose. Non sceglietele piccolissime affinché comprendano il loro ruolo ed entrino festanti in chiesa contente e senza capricci!
  3. La terza cosa d’oltreoceano oggi entrata a pieno titolo nelle usanze del nostro grande giorno è la Wedding Cake, diversa dalla nostra torta nuziale. Ne abbiamo parlato qui Ileana http://www.ileanaliguori.it/le-torte-di-plastica-wedding-cake-2/

Come ha interpretato tutto ciò il Casale? Con una stagione meravigliosamente ricca, piena di spunti, curatissima, glamour, senza esagerazioni sceniche, ma il con tutti i dettagli che hanno stupito, per la raffinatezza della fattura, anche questa storica, dello Scarabattolo ed ora…? Ora non vediamo l’ora che sia domani ed iniziare a pensare alla stagione 2017, con il #WeddingInspirationDay2k17

ps: in foto c’è un’interpretazione glamour di un nostro #WeddingDay. Tutte le foto di questo sito sono state scattate al Casale 😉

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